Siamo nel settembre del 2004, l’avventura della Napoli Soccer di Aurelio De Laurentis è appena partita e il nuovo dg Pierpaolo Marino è impegnato nell’impresa di realizzare una squadra cuscinetto capace di stabilizzarsi in zona playoff in attesa del mercato di gennaio, e tra i giocatori tesserati in quelle due frenetiche settimane di inizio settembre c’è anche un regista brasiliano, Leandro Luchese Guerriero.
Leandro Guerriero, un pacco sull’A3 classe 78.
Classe 78, dopo aver mosso i primi passi nel suo paese natale militando nell’International prima e nel Guarani poi viene portato in Italia da Nello Aliberti allora patron della Salernitana, durante la prima stagione italiana, sotto la guida di Stefano Pioli riuscirà a ritagliarsi solo pochi scampoli di partita per un totale di 14 presenze stagionali.
Dopo questa prima deludente parentisi italiana finisce fuori rosa, decidendo così di accettare la proposta del neonato Napoli di Aurelio De Laurentis, tuttavia anche l’esperienza partenopea si rivelerà un autentico disastro, entrato in campo in sole 3 occasioni, risulterà lento e fisicamente non adeguato ad una categoria complicata come la serie C italiana.
A gennaio quindi decide di cambiare nuovamente aria, venendo inserito insieme a Varricchio e Pozzi nella trattativa con il Pescara che porterà l’arciere Calaió a Napoli, questa sarà anche la sua ultima esperienza italiana, in estate tornerà infatti in Brasile dove continuerà a giocare con discreti risultati fino alla soglia dei 40 anni.
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Bimbo di Claudio Bellucci, né aureliota e né delafobico ma pensatore libero ed equilibrato #forzanapolisempre #teambucks #parenziano