Pareggio amaro al Maradona tra Napoli e Genoa per 2-2.
L’ Inter da Torino chiama e stavolta a Napoli la Linea va e viene.
Gli azzurri non vanno oltre il pareggio contro un Genoa combattivo, disputando un prova a tratti imprecisa e contratta.
Il primo evento da annotare è di quelli che fa presagire una serata complicata.
Infatti Lobotka accusa un riacutizzarsi del problema alla caviglia e deve uscire anzitempo per Gilmour.
La partita però si mette subito sui giusti binari con il gol di Lukaku al minuto 15 imbeccato dal solito McTominay.
La pressione alta e uomo su uomo del Genoa inizia mettere in difficoltà la manovra azzurra, che ha difficoltà a trovare sbocchi in verticale.
Ci prova poco dopo Raspadori con un bel destro ma Siegrist respinge in angolo.
Un forcing importante al minuto 33 del Genoa porta allo sfortunato autogol di Meret che a seguito del palo colpito da Ahanor (assist di Messias) si butta la palla in rete con lo stinco sinistro alzato sullo slancio.
Poco prima Pinamonti aveva dato l’avvisaglia con una grande traversa colpita di testa su calcio di punizione di Messias.
Il Napoli sembra subire il colpo e le offensive per tutto il resto del primo tempo risultano sterili e confuse.
Si va negli spogliatoi sull’1-1 con un DAM che percepisce nell’aria che la serata sarà difficile.
Napoli-Genoa, il secondo tempo.
Nella ripresa gli uomini di Mister Conte sembrano riprendere con un altro piglio.
La squadra azzurra riesce ad invadere con continuità la metà campo Ligure.
Va vicino al gol Anguissa, che si vede salvare sulla linea il più classico dei Tapin da Vasquez al 55′.
10 minuti e il Napoli trova di nuovo il vantaggio con un azione pregevole partita da destra da Politano che trova Spinazzola in orizzontale, lo stesso imbecca McTominay che con una grande giocata salta l’avversario e mette in profondità per Raspadori che con uno stop a seguire perfetto mette fuori tempo tutta la difesa del Genoa e con un fendente di sinistro imbuca alla spalle di Siegrist.
La partita si mette di nuovo sul giusto binario e stavolta il Genoa non sembra avere la forza per reagire.
Ma al minuto 85 arriva la più classica delle beffe, un cross dalla trequarti di Martin sorpassa Billing, entrato per Raspadori, e Olivera si fa anticipare da Vasquez che di testa trova una traiettoria imparabile per Meret.
Il Napoli di nervi prova a reagire. Gli azzurri si portano in avanti con cuore, ma poche idee.
Viene reclamato un Rigore al minuto 87, ma il braccio di Venturino sul colpo di testa di Di Lorenzo sembra aderente al corpo.
Va vicinissimo al gol proprio Billing al minuto 91 su un cross di Neres (rientrato stasera nel finale) ma il pallone colpito di testa dall’ Inglese finisce di poco a lato.
Finisce così 2-2. Il Napoli si gioca il Jolly stasera ed ora ha la consapevolezza di non poter più sbagliare.
Gli azzurri a due partite dalla fine hanno solo un punto di vantaggio sull’ Inter che nel pomeriggio ha battuto il Torino.
Sará un finale di stagione al cardiopalma, correlato con la contemporaneitá delle partite, con il Napoli che è ancora padrone del proprio destino, ma che dovrà affrontare la difficile trasferta di Parma (ancora in corsa per la salvezza) senza più il bonus del pareggio.
Ma guai ad avere paura, è giusta l’amerezza di stasera, ma da domani bisogna resettare, riattivare i motori e continuare a pedalare.
L’obiettivo è ancora a portata di mano e il Napoli ha in panchina un uomo che sa come reagire a questi tipi di situazioni.
La parola d’ordine è quindi Reagire, Reagire….Reagire!

Vivo fuori Napoli, ma Napoli me la porto dentro. Cofondatore e Creator di @memenapoli