Un altro infortunio di Buongiorno, dovrebbe essere l’ultimo: stagione finita, ciao ciao alle prossime decisive partite della stagione e ci rivediamo a Dimaro.
Ed il sottoscritto, per quanto si sia sforzato, stenta a capire quale sarebbe la novità e da dove nascano, da quel che mi è capitato di leggere in giro, il disappunto e la sorpresa che serpeggiano nella nostra tifoseria.
Ragazzi, non è sfortuna.
Infortunio di Buongiorno: basta scrivere così su Google, per farsi un’idea.
Raramente nella vita mi è capitato di vedere un centrale italiano con la poca (per non dire nulla) esperienza internazionale e da sempre allenatosi con giocatori di medio-basso livello come Alessandro Buongiorno, forte come Alessandro Buongiorno e allo stesso tempo fatto di pasta frolla come o peggio di Lui.
La sua carriera da questo punto di vista parla purtroppo in maniera chiarissima: è sempre rotto.
Salta un numero importante di partite l’anno da quando gioca al calcio.
Il giorno 8 giugno 2024 alle ore 13:42 scrissi su X “Buongiorno (a tutti). Leggo 40 e passa milioni. Ma siamo sicuri?”
Venni falciato vivo.
Qualcuno in questo caso direbbe “PADRE TEMPO”.
Torno serio.
Non è certo colpa sua, chiariamoci.
E non fraintendiamoci sul fatto che che sia un top di questo Napoli, nonché tra i migliori centrali d’Europa.
MA (…)
Il punto è semplice: investire 40 milioni per comprare Alessandro Buongiorno comporta l’onere di avere in organico (almeno) un ulteriore centrale di livello alto, in aggiunta al “compagno titolare” di Alessandro, altrimenti si fa la fine del Napoli di Antonio Conte.
Quale? quella di rimpiangere anche l’infortunio di Juan Jesus, il quale poverino a giugno compirebbe 34 anni e che da 4 anni sostanzialmente è il titolare della difesa del Napoli (solo Rrahmani ha disputato più presenze di lui, nelle ultime quattro stagioni).
Sì, la vera assenza grave è quella di Juan Jesus.
Che in 4 anni non si è rotto praticamente quasi mai e che ha sempre risposto “presente” ogni qual volta – cioè sempre – gli ultimi 5 allenatori del Napoli l’hanno chiamato in causa.
Prima lo capiamo e prima saremo campioni in Italia dentro e soprattutto fuori dal campo.
(questa estate i difensori da prendere sono almeno due)
Quindi Antonio Conte dovrà giocare le ultime decisive partite per lo scudetto con soli due centrali a disposizioni, uno dei quali è Rafa Marin: praticamente fermo da un anno e che il mister in questa stagione non ha letteralmente mai considerato (chissà come mai…).
BENE.
DUE MILIONCINI ALLA JUVE PER DANILO CI AVREBBERO FATTO FALLIRE, QUINDI GIUSTO NON INVESTIRLI.
A questo si aggiunge la cronicità degli infortuni di Neres, anche lui storicamente ed equamente diviso tra campo e infermeria dall’inizio della carriera.
Per non parlare di tutti gli altri stop con i quali il Napoli ed il suo allenatore hanno dovuto fare i conti in stagione.
In conclusione, le cose stanno così:
Rrahmani-Marin per conquistare il sogno.
Zero contali in panchina.
Dovremmo adattare Olivera che è un terzino sinistro.
E resteremmo senza cambio per Spinazzola.
Il quale notoriamente non è mai stato Maciste.
Oppure dovremmo “bruciarne uno” per Marin a gare in corso nel caso in cui (…).
CAPITAN Mazzocchi vice Di Lorenzo.
E il resto lo sapete meglio di me.
Se succede è di Antonio Conte e dei superstiti.
Co-founder @memenapoli , Docente e Consulente Marketing e Comunicazione ma soprattutto Forza Napoli Sempre a voi e famiglia!
