E’ il 2 luglio 2025 e parliamo ancora di Victor Osimhen.
Di questo passo, mi sa che lo faremo ancora a lungo.
Infatti, nelle ultime ore, alcuni giornali hanno scritto che “ha staccato tutto per le vacanze e non comunicherà sue decisioni almeno fino al 10 luglio” (Fonte).
Apriti cielo.
La fonte è talmente misteriosa che la mail di Mertens finita sulla scrivania del direttore de Il Mattino (che ricordi…) gli fa un baffo, ma fingiamo sia più ufficiale di un comunicato ANSA: apriti cielo, dicevo.
Il tifoso napoletano medio, ormai esasperato, non l’ha presa bene.
Il motivo è ignoto, ma non l’ha presa bene ugualmente.
(no, il nostro calciomercato non è frenato da Osimhen, siccome De Laurentiis in persona ha dichiarato di avere 300 milioni – lordi, ndr – da investire).
Tant’è che da qualche giorno è nata (anche) la moda di sindacarne la professionalità.
Non sappiamo più a cosa appellarci, diciamolo dai.
Osimhen negli anni di Napoli non ha mai:
saltato un allenamento senza giusta causa/permesso dal Napoli;
fatto tardi agli allenamenti di cui sopra;
fatto le ore piccole la notte;
preso multe dal Club;
finto infortuni per saltare partite “inutili”;
(Sì, ha sbaitato come un vrenzolo in occasione del video del cocco ma un bianco farebbe meglio a non illudersi a voler spiegare la psicologia di un ragazzo di colore).
però per qualcuno non è professionale, ok (…).
(eventi terzi è strumentalizzazione: la “professionalità” dimostrata altrove – nazionale, ecc – è professionalmente irrilevante per chi, tipo me, tifa Napoli ed è a Napoli che pretende professionalità da parte di tutti).
Osimhen ci ama, il problema non sono le ferie
“Mai vista una città più pazza di calcio di Napoli”, ha cominciato il nigeriano. “La gente dimostra tutto il proprio amore ai calciatori e me ne accorgo ovunque io vada. Sono rispettato. I bambini mi amano, tante persone mi ammirano e indossano la mia maschera. Per me non esiste posto migliore di Napoli. Ho fatto la scelta giusta venendo qui”.
No, non è Dries Mertens ma bensì quel “cattivone” di Victor Osimhen il 3 luglio 2023 (Fonte)
Poi, cosa è successo?
Il problema tra il Napoli e Osimhen parla tedesco
Lo stesso Osimhen poche settimane prima non ebbe alcuna particolare reazione quando si vide chiudere in faccia le porte del Bayern Monaco, dopo che il Napoli ebbe il coraggio di rifiutare 120 milioni per il suo cartellino, rispondendo con una richiesta di 150 milioni. (Fonte)
Più ancora della Premier che non ha mai negato di sognare (come il 95% dei calciatori, ndr), lui voleva tornare da “mister 120 milioni” in quella Bundesliga che lo definì “inutile” (Fonte) per pura rivalsa personale (come se non lo conoscessimo…) e perché il Bayern in quel momento rappresentava oggettivamente “il top del top”.
Il Napoli rifiutò, i tedeschi si tirarono indietro, ciao ciao Bundesliga e ovviamente nessun rinnovo compensativo per Lui, che non ci rimase benissimo per così dire (…).
Idem quando il Napoli rispedì al mittente anche la celebre offerta del PSG che comprendeva sia lui che Kvara.
Venne Garcia, Lui si mise a disposizione (fece il suo dovere), fu il primo a sbraitare pubblicamente contro l’allenatore francese in quel di Bologna, il giorno dopo chiese scusa a tutti (Fonte), si rimise a disposizione e altri due allenatori dopo segnò 17 gol.
Nel frattempo, arrivò finalmente il rinnovo (dicembre 2023).
Gennaio 2024: “ora voglio dare seguito alla decisione presa”
Lo disse Osimhen, pochi giorni dopo il rinnovo, intervenendo su CBS Sports Golazo (Fonte); intervista che pur fece arrabbiare qualcuno senza motivo apparente.
Osimhen non disse mai di voler andar via o cose del genere.
Titolare di una clausola di 120 milioni appena firmata, disse di aver già deciso il suo futuro, chissà quale (…).
Immaginate la scena: Osimhen ha il contratto in scadenza, vuole andar via ma – vecchia volpe!! – anziché svincolarsi a zero si lega a doppio filo con il Napoli accettando una clausola da 120 milioni: GENIALE.
Meriterebbe di finire in tribuna solo per la sua sagacia.
Sappiamo che non è così.
Così come sappiamo che saremmo i primi a reagire male, molto male, se qualcuno provasse ad escluderci da qualcosa che sentiamo nostro, che ci piace.
Sapete come si dice?
Se mi cacci, me ne vado alle mie condizioni non alle tue.
Però per questa ed altre storie non siamo ancora pronti.
Chi vivrà, vedrà.
Il Napoli innanzitutto.

Co-founder @memenapoli , Docente e Consulente Marketing e Comunicazione ma soprattutto Forza Napoli Sempre a voi e famiglia!